Bibbona
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La campagna castagnetana ha scoperto negli ultimi anni, quasi per caso, di essere diventata la capitale del turismo all'aria aperta.
Persino gli amanti della bicicletta l'hanno eletta "capitale del pedale": scarso traffico, grande varietà di percorsi e clima gradevole tutto l'anno. Nella classifica delle località turistiche più vivibili, stilata dalla Legambiente, Castagneto Carducci è risultata la prima in Toscana e la terza a livello mondiale; per ben sei volte negli ultuimi dieci anni Castagneto Carducci è stata Bandiera Blu, riconoscimento attribuito dalla CEE alle località balneari con i servizi più efficienti e il mare più pulito.
Anche se il territorio è ricco di reperti dell’epoca etrusco-romanica, il nome di Castagneto comparve per la prima volta nell’atto di donazione dei beni al monastero di San Pietro a Monteverdi redatto il 6 luglio 754 d.C. da Walfredo di Ratcauso.
Il toponimo deriva da "castaneam" ed è quindi legato alle risorse locali. E’ però strano il fatto che oggi la superficie a castagno sia esigua e che anche l’alimentazione a base di castagne e’ sempre stata poco diffusa. La spiegazione più plausibile è che il castagno fosse usato non per i suoi frutti, ma come legname da carbone e da forno siderurgico.